Lo sciame meteorico delle Geminidi

Asteroidi, meteoroidi, meteore, meteoriti e bolidi

Nel discorso comune spesso si tende ad usare in modo intercambiabile i termini meteora e meteorite.
Nel linguaggio astronomico ognuno di tali termini ha un suo preciso significato che dobbiamo imparare
ad utilizzare, per poter comunicare in modo corretto le osservazioni che riusciremo a svolgere. La
classificazione che attualmente in uso è stata formalizzata nel 1961 dall’UAI (Unione astronomica
internazionale). La classificazione è la seguente:

  • Asteroide: corpo minore del sistema solare con massa maggiore a 1.0 × 107 kg
  • Meteoroide: corpo minore del sistema solare con massa compressa tra 1.0 × 107 kg e 1.0 × 10−9 kg
  • Meteora: meteoroide entrato all’interno dell’atmosfera terrestre e che a causa dell’attrito con la
    stessa sublima producendo una scia di ionizzazione
  • Meteorite: residuo dell’ablazione atmosferica di un meteoroide giunto fino sulla superficie terre-
    stre.
  • Bolide: informalmente ogni meteora che raggiungere almeno la magnitudine −4.6. Attenzione
    non è un termine accettato dell’UAI
    I meteoroidi hanno molto spesso origine dal processo di disgregazione di altri corpi di maggiori
    dimensioni. Nella maggioranza dei casi, i corpi che collidono con la Terra hanno un’origine cometaria,
    asteroidale o interstellare. Le prime due tipologie, interne al sistema solare, hanno il corpo progenitore
    più frequentemente di tipo cometario piuttosto che asteroidale. Altre origini si possono attribuire a
    materia espulsa dalle superfici di pianeti per effetto di collisioni con asteroidi, oppure rifiuti spaziali
    derivanti dall’esplorazione umana dello spazio cosmico (pezzi di razzi, satelliti fuori controllo, detriti
    dovuti a collisioni con strutture umane, ecc.).
    I meteoroidi di origine asteroidale che danno vita allo sciame delle Geminidi penetrano l’atmosfera
    terrestre ad una velocità di circa 35 km/s, per il massimo di quest’anno l’IMO (International Meteor
    Organization) prevede uno ZHR1 di 80.

L’asteroide 3200 Phaethon

Non tutti i corpi progenitori degli sciami di meteore sono comete, ossia composte prevalentemente da
ghiaccio dacqua. Una notevole eccezione è loggetto asteroidale 3200 Phaethon, il progenitore dello
sciame delle Geminidi.
Questo asteroide è stato scoperto l11 ottobre 1983 su immagini riprese dal satellite infrarosso IRAS
(InfraRed Astronomical Satellite), ricevendo la designazione provvisoria 1983 TB dal Minor Planet
Center. La designazione provvisoria ha lasciato spazio alla numerazione definitiva e al nome nel 1985
e ora è noto come 3200 Phaethon (in onore di Fetonte, figlio di Apollo). È interessante osservare che
Phaethon ha il primato di essere stato il primo asteroide scoperto su immagini riprese da una sonda
spaziale! Dal punto di vista fisico, Phaethon ha un diametro di circa 5.1 km e ruota attorno al proprio
asse in sole 3.6 ore, un periodo tutto sommato breve per un asteroide così grande. Lorbita eliocentrica
ha un semiasse maggiore di 1.27 UA (maggiore di quello terrestre) e una inclinazione di 22° sull’eclittica,
ma ha una elevata eccentricità: e = 0.89. Come conseguenza il perielio di Phaethon cade a circa 0.14
UA dal Sole, ossia ad appena 21 milioni di km. Questa distanza è meno della metà cui può arrivare il
piccolo e caldo pianeta Mercurio ed è facile capire che alla superficie di Phaethon la temperatura può
salire davvero parecchio, fino a 750°C secondo le stime: una temperatura in grado di fondere lalluminio.
La nostra stella vista da Phaethon alla minima distanza è uno spettacolo, troneggia in cielo con un
diametro di circa 3.8°, quasi 8 volte superiore al diametro apparente visibile dalla Terra! Alla massima
distanza dal Sole invece Phaethon arriva a 2.4 UA (360 milioni di km) e la temperatura crolla a circa
−100°C. Come si vede lescursione termica è piuttosto elevata e lo stress meccanico di dilatazione e
restringimento che deve sopportare la superficie è importante. Subito dopo la scoperta di Phaethon,
Fred Whipple (il padre del modello a palla di neve sporca per i nuclei cometari), notò che lorbita di

1983 TB era virtualmente identica a quella di 19 meteoroidi dello sciame delle Geminidi, quindi, come
aveva già fatto Schiaparelli con le Perseidi e le Leonidi, era ragionevole supporre che Phaethon fosse
il progenitore dei meteoroidi dello sciame. Tuttavia lasteroide non mostrava nessun tipo di attività
cometaria e venne ritenuto un nucleo cometario esausto. Per 20 anni i tentativi di rilevare lattività
cometaria di Phaethon fallirono. Finalmente, nel passaggio al perielio del 2009, lasteroide si mostrò
più luminoso di un fattore 2, probabilmente per la presenza di una coda di polveri. Inoltre, sia nel
2009 sia nel 2012, è stata rilevata una coda di polveri in direzione anti-solare: il progenitore delle
Geminidi è ancora attivo! Tuttavia Phaethon è troppo caldo per avere ancora ghiaccio in superficie
che, sublimando, espella nello spazio i meteoroidi come succede nelle comete ordinarie. Lattività
cometaria di questo oggetto può essere, invece, imputata alla fratturazione ed espulsione di polveri
e ciottoli dalla superficie a causa dello stress termico sopportato durante il passaggio al perielio, per
questo motivo Phaethon è stato definito una cometa di roccia.