Cambiamenti climatici

L’ente dell’ O.N.U. : L’Ipcc che studia il clima globale del nostro pianeta, ha stilato il “Summary Report“, si tratta del quarto rapporto sul clima ed è stato presentato il 3 Novembre 2014 a Copenaghen. Il risultato dello studio è che: “Tra il 1980 ed il 2012 è aumentata la temperatura sulla terra di 0,85 gradi, ed i gas serra sono al massimo da 200mila anni a questa parte, per questo siamo vicini al punto di non ritorno, ed il tempo è scaduto; la colpa è sopratutto dell’uomo bisogna ridurre subito le emissioni di gas serra nell’atmosfera ed evitare le deforestazioni, ha affermato il Segretario dell’Onu Ban Ki Moon”. Secondo il rapporto: Ipcc Onu, potrebbero avvenire nei prossimi anni fenomeni sempre più frequenti ed intensi, specie in esate – autunno con precipitazioni intense concentrate in poche ore ed ondate di calore, ritiro dei ghiacciai, aumento temperature degli Oceani, aumento livello dei mari e minor resa dei raccolti. Alcuni dati: dal 1750 ad oggi sono stati immessi in Atmosfera più di 1.400 Miliardi di Tonellate di Anidride carbonica; il 57% è stato assorbito dalle Foreste e dagli Oceani mentre il 43% è rimasto nell’Atmosfera, negli ultimi 150 anni la concentrazione in Atmosfera dei Gas Serra è passata da 280 a 380 parti per milione! La calotta di ghiaccio del Polo Nord si è disciolta del 30% in 30 anni, mentre lo Stretto di Bering a Nord, che da millenni era chiuso perchè ghiacciato, sciogliendosi si è aperto rendendo possibile il passaggio delle navi. (Fonti: Ipcc O.n.u. – “Summary Report” sul clima: Copenaghen 2014).

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Foto: valori del cambiamento climatico della Temperatura Terrestre dal 1901 al 2012 (Foto: Ipcc – “Summary report” sul clima Onu 2014). Un forte riscaldamento globale avvenne tra il 1980 e 1990 e tra il 1983 e il 2012 sono stati gli anni più caldi degli ultimi 1.400 anni. Un altro segno evidente del cambiamento del clima, sono la comparsa e proliferazione in Europa di specie animali estranee alle nostre zone per lo più insetti per esempio: la zanzara tigre (proviene dall’Asia), l’Aethina tumida (coleottero che proviene dal Sudafrica molto dannoso per le Api), la Vespa velutina (un calabrone proviene dall’Asia) i pappataci e nei nostri mari sono presenti specie ittiche come il Barracuda il Pesce Palla e altri pesci tropicali, ma anche specie vegetali esempio: l’alianto una pianta ormai invasiva che proviene dall’oriente. In Friuli v.g. l’Ulivo ed il Limone riescono a vivere senza problemi, ed anche molti uccelli migratori con gli inverni miti, sono diventati stanziali. Nella nostra Regione un altro segno del clima sono i Ghiacciai: dal loro ultimo censimento nel 2014 è emerso che sono solo 5 (2 in meno rispetto al ultimo censimemento del 1962) e la loro superficie si è ridotta di oltre il 50% (da 0,38 a 0,19 km quadrati).

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Film-Documentari sul cambiamento climatico da vedere: ” Una scomoda verità ” di: Davis Guggenhim (2006) vincitore di due premi Oscar nel 2007, come miglior documentario e canzone originale.

” Home – Storia di un viaggio “ di: Yann Arthus Bertrand (2009) Documentario bellissimo da vedere!girato come un reportage di viaggio con riprese quasi interamente aeree, è un documentario sull’ambiente e sul cambiamento del clima che fa vedere come le attività umane abbiano daneggiato influito e cambiato l’ecosistema globale. (Cerca su internet: Home documentario).

“Years of Living Dangerously” Sono nove Documentari sul cambiamento climatico, commentati da famosi attori (Gennaio 2014)ha preso un Emy Awards come miglior film documentario.

“2075: il Clima che verrà” di Marion Milne (2008). E’ un film documentario che illustra le conseguenze che la Terra potrebbe subire in un futuro non lontano, se non saranno presi provvedimenti importanti e non si smetterà di ignorare i cambiamenti dell’atmosfera e del riscaldamento globale.

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Cambiamenti Climatici e Ambiente

In base ai numerosi dati scientifici ormai accertati emerge un deciso cambiamento climatico sulla terra dovuto a varie cause. Il fattore però più determinante è l’anidride carbonica rilasciata dalla combustione del petrolio dai combustibili per riscaldamento e dal carbone; solo le auto producono in Italia il 36 % di Co2. Gli scienziati imputano principalmente all’uomo l’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera, provocando l’aumento di due terzi della temperatura terrestre rilevata dall’inizio del ventesimo secolo. Come gruppo naturalista amici airone bianco, pensiamo quindi sia necessario al più presto che tutti i paesi principalmente quelli industrializzati, si attivino per un discorso comune di risparmio e ridurre drasticamente le emissioni di Co2, sviluppando energie rinnovabili non inquinanti. Di questo accelerato cambiamento climatico stanno già subendo le conseguenze non solo le piante ed animali (migliaia a rischio di estinzione, secondo i dati Onu della conferenza sui cambiamenti climatici tenutasi a Parigi), ma anche gli esseri umani. Infatti gli Eschimesi Inuit sono considerati già i primi profughi ambientali del pianeta, a causa del mutamento del clima al polo nord l’effetto è più consistente e un terzo dei ghiacciai dove vivono da millenni stanno scomparendo. Anche i grandi mammiferi come l’orso tra pochi anni potrebbero estinguersi, mettendo così in serio pericolo le popolazioni Eschimesi che dovranno emigrare. Inoltre ricordiamoci anche dei fenomeni meteorologici e naturali estremi in atto dovuti al surriscaldamento del pianeta. Quindi come gruppo naturalista consideriamo che per dare un futuro alla terra, l’uomo deve impegnarsi subito e seriamente per proteggere la biodiversità degli Habitat naturali ancora esistenti, con le piante e gli animali che distinguono il nostro pianeta. Solo se saremo in grado di vincere questa grande sfida potremo avere fiducia nel domani.

Questa è la Lettera inviata dal Gruppo Amici Airone Bianco ai Giornali nell’ 2007 (A lato il titolo messo da ogni giornale) :

Il Friuli 9-2-2007: “Ambiente, urgente lo stop all’anidride carbonica”.

La Vita Cattolica 17-2-2007: “Ridurre subito l’anidride carbonica”.

Messaggero Veneto 22-2-2007: “Il Clima cambia, minaccia per tutti”.

Il Gazzettino: 16-3-2007: “Gli Eschimesi Inuit sono i primi profughi ambientali”.

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GHIACCIAI IN FRIULI V.G. DIMINUITI E SCOMPARSI: Sono stati censiti dopo più di 50 anni i ghiacciai Friulani: sono cinque, due in meno rispetto al 1962 e la loro superficie si è ridotta di oltre il 50% (da 0,38 a 0,19 Km quadrati). Questi ghiacciai sono inferiori a centomila metri quadrati e sono ai piedi del Montasio e Monte Canin (Alpi Giulie), sono i ghiacciai più orientali D’Italia ed esposti verso il Nord. (Dati aggiornati al 2014). Nel Dicembre 2015 invece si è sciolto incredibilmente il ghiacciaio millenario del Monte Canin, su queste montagne è stata stimata una temperatura di oltre 6 gradi in più della norma! In Friuli dunque restano quattro i Ghiacciai presenti. E’ preocupante lo scioglimento di questi ghiacciai, (in generale in tutto il pianeta) questo vuol dire meno acqua dolce ed innalzamento dei mari con pezzi di costa sommersi. L’effetto serra provoca inverni miti, si stima che fra 50 anni le temperature medie potrebbero aumentare di 2-3 gradi. In Novembre del 2016 la copertura di ghiaccio del Polo Artico è risultata la più bassa mai registrata!

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